A Valencia, l’ultimo GP della stagione si è disputato sotto il segno di Marco Simoncelli.
L’ultima gara del calendario, per una serie di curiosità e di coincidenze, ha visto planare sul motodromo di Valencia (Spagna) lo spirito del campione italiano, morto in pista durante il Gran Premio della Malesia dove, dopo una caduta, è è stato mortalmente investito da Collin Edwards e Valentino Rossi.
Tutto il motodromo era parato in omaggio a Super Sic: dagli striscioni, bandiere e vestiti del pubblico, all’organizzazione, i team ed i motociclisti.
Le gare sono state precedute da un giro di pista fatto dalle moto di tutte e tre le categorie di corsa (125, Moto 2 e Moto Gp) , che insieme hanno fatto una passerella dietro alla moto n. 58 di Super Sic, guidata dal campione americano, Kevin Schwantz, il suo idolo dall’infanzia.
Curioso: le moto erano 85, vale a dire, il numero di gara di Super Sic … letto a rovescio!
Nella Moto 2, la vittoria è andata a Michele Pirro, compagno di squadra di Super Sic nella scuderia del Team Honda di Fausto Gresini. Michele Pirro correva con il casco e Super Sic e, prima di scendere in pista, ha scherzato dicendo che sentiva che Simoncelli avrebbe gareggiato con lui sulla moto e che, chissà, lo avrebbe così guidato alla vittoria . Il miracolo è avvenuto perché ha effettivamente vinto ed era la prima vittoria della sua carriera.
Altra coincidenza: il Team Honda di Fausto Gresini ha già vissuto una storia del genere nel 1999, quando un altro dei suoi piloti, il giapponese Kato, morì anche sulla pista durante una gara. E pure lì, iil suo compagno di squadra di allora, lo spagnolo Sete Gibernau vinse il successivo GP, forse guidata da Kato.
Così come Super Sic avrebbero fatto con Michele Pirro, portandola alla vittoria, la sua ultima vittoria con il n° 58!
Milton Kwami
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