Stagionali ma non stagionati!
L’Italia riapre le porte ai lavoratori stagionali extracomunitari, manodopera “a tempo” sì, ma indispensabile per la nostra agricoltura e per il settore turistico alberghiero.
Il decreto flussi autorizza 13 mila nuovi ingressi. Via libera ai lavoratori cittadini dei seguenti Paesi: Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Corea del Sud, Egitto, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Marocco, Mauritius, Moldavia, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina, Tunisia.
Indipendentemente dalla cittadinanza, potranno però arrivare anche lavoratori che sono stati qui negli anni passati.
Il decreto riserva 1500 ingressi a lavoratori stagionali che in passato sono già entrati in Italia per almeno due anni consecutivi. Per loro i datori di lavoro potranno chiedere dei nulla osta al lavoro pluriennali, in modo da poterli far arrivare nei prossimi anni senza dover aspettare la pubblicazione dei decreti flussi.
Come ogni anno, le 13 mila quote verranno presto distribuiti tra le diverse provincie a seconda delle esigenze. Intanto, i ministeri dell’Interno e del Lavoro hanno diffuso una circolare congiunta in cui illustrano il contenuto del decreto e spiegano la procedura per la presentazione e l’esame delle domande.
Si fa tutto via internet, attraverso il sito del ministero dell’Interno https://nullaostalavoro.dlci.interno.it. Dopo essersi registrati nel sistema, bisogna compilare e salvare il modulo C.
N.B.: È possibile farsi aiutare dalle associazioni di categoria.
La circolare congiunta Interno-Lavoro
Stranieriinitalia.it