Più 150mila unità (+2,7%) rispetto al 2014! Cresce e cambia l’immigrazione in Italia. Arrivano più richiedenti asilo e meno lavoratori. Ma intanto aumenta il radicamento , fino al balzo in avanti verso l’acquisizione della cittadinanza. È la fotografia scattata dalla Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità), che ha presentato a Milano il XXI Rapporto sulle migrazioni 2015. La stima è che, tra regolari e non, al 1° gennaio 2015 la popolazione straniera in Italia ha raggiunto 5,8 milioni di presenze (regolari e non), con un aumento di 150mila unità (+2,7%) rispetto al 2014. Il rapporto evidenzia diverse novità, a cominciare dall’impennata di arrivi via mare di migranti e profughi nel 2014: 170 mila rispetto ai 43 mila del 2013. Lo scorso anno sono state presentate 65 mila domande di asilo, alle quali tra il 1 gennaio e il 10 ottobre 2015 se ne sono aggiunte altre 61 mila. Intanto, però, la rotta verso l’ Italia sembra aver ceduto il passo a quella verso la Grecia. Diminuiscono, invece, gli ingressi per lavoro, che hanno fatto registrare un -84% dal 2010. Crollo inevitabile, dovuto alla crisi economica, ma anche al fatto che il governo, per tutelare chi era già in Italia senza un lavoro, ha chiuso i canali regolari, non emanando veri decreti flussi negli ultimi anni. L’occupazione straniera in Italia, però, è in ripresa. Dopo un lieve calo nel primo trimestre di quest’anno, è tornata a crescere nel secondo trimestre, con un saldo positivo di 50mila unità rispetto allo stesso periodo del 2014. Sono ormai stranieri oltre il 10% del totale degli occupati. La stabilizzazione è testimoniata dai ricongiungimenti familiari, che rappresentano il 40% degli ingressi del 2014. Così come il fatto che il 57,2% dei non-comunitari hanno un permesso Ue per soggiornanti di lungo periodo. Ed è boom di acquisizioni di cittadinanza: nel 2013- 2014 231mila stranieri sono diventati italiani (130mila solo nel 2014, mentre nel 2012 erano poco più di 60mila). L’ismu fa anche una stima degli irregolari, che sarebbero in aumento. Al 1 gennaio 2015 gli stranieri senza un permesso di soggiorno valido in tasca erano 404 mila, contro i 350 mila del 2014 . Gli esperti parlano comunque di un “livello fisiologico”: l’incidenza sul totale degli immigrati è infatti inferiore al 7%, mentre nel 2008 era del 16,1%.