Partono le iscrizioni online alle prime classi della scuola statale primaria di primo grado (elementari) , secondaria di primo grado (medie) e secondaria di secondo grado (superiori) per l’anno scolastico 2016/2017. Lo stesso vale per i corsi di istruzione e formazione dei Centri di formazione professionale regionali (nelle Regioni che hanno aderito).
Anche quest’anno, per queste scuole, si fa tutto attraverso un sito internet del ministero dell’istruzione, all’indirizzo https://iscrizioni.pubblica.istruzione.it. Per quanto riguarda le scuole paritarie (cioè private), l’iscrizione online è facoltativa, invece per le scuole materne l’iscrizione continua ad essere cartacea. Da oggi i genitori possono registrarsi online sul sito, un passaggio che permetterà loro di avere nome utente e password. Per compilare e spedire le domande di iscrizione avranno invece tempo dalle ore 8.00 del 22 gennaio alle ore 20.00 del 22 febbraio. L’importante è farlo in questo periodo, ma non è necessario affrettarsi, visto che le domande arrivate prima non avranno la precedenza. Chi non sa ancora dove iscrivere i propri figli può collegarsi al sito “Scuola in chiaro”, all’indirizzo cercalatuascuola.istruzione.it . Inserendo il comune di residenza si può conoscere l’elenco delle scuole, la mappa con la distribuzione sul territorio e le caratteristiche di ogni istituto, dagli orari all’offerta formativa. Anche i genitori stranieri in Italia sono naturalmente chiamati a iscrivere i loro figli. L’istruzione è un diritto per tutti i bambini e i ragazzi, indipendentemente dal Paese d’Origine e dalla condizione dei loro genitori, che hanno l’obbligo di far loro frequentare la scuola. Gli immigrati regolari potranno procedere all’iscrizione online su https://iscrizioni.pubblica.istruzione.it, alle stesse condizioni degli italiani. Se i figli non hanno ancora il codice fiscale, ad esempio perché sono appena arrivati in Italia con un ricongiungimento familiare, il sistema permette di generare un codice provvisorio che consente di comunque di portare a termine la procedura. Il discorso cambia per i genitori sprovvisti di permesso di soggiorno. Anche se sono in Italia irregolarmente devono comunque mandare i figli a scuola, ma anziché fare l’iscrizione online dovranno rivolgersi di persona alla segreteria dell’istituto che hanno scelto, senza paura di essere denunciati. La scuola non comunicherà la loro situazione alla polizia: il diritto allo studio è più importante della lotta all’immigrazione irregolare.