Salgono le retribuzioni minime e le indennità di vitto e alloggio dei lavoratori domestici in Italia, che nonostante la crescita della componente italiana continuano a essere per la maggior parte stranieri.
Come ogni anno, una commissione formata da sindacati e associazioni dei datori di lavoro si è riunita nei presso il ministero del Lavoro e delle politiche sociali e ha fissato i nuovi valori. Questi variano in base all’inquadramento del lavoratore, al fatto che sia convivente o no e alla tipologia di impegno (es. part time o semplice assistenza notturna).
Per essere in regola, le retribuzioni non possono scendere sotto quei livelli, che decorrono dall’inizio dell’anno. Questi quindi andranno tenuti presenti dai datori di lavoro già a partire dalle buste paga di gennaio. Tutte le nuove retribuzioni minime valide per tutto il 2016 sono su Colfebadantionline.it, il portale del lavoro domestico.
« Si tratta di un aggiornamento annuale dei minimi retributivi e dei valori convenzionali del vitto e dell’alloggio, che considera l ‘ultima tranche di aumenti previsti nel rinnovo contrattuale del 2013, mentre i valori non subiscono un ulteriore incremento per effetto dell’indice Istat, che, nel periodo di riferimento, è pari a zero” fa notare la Federazione Italiana dei Datori di Lavoro Domestico (Fidaldo).
“In base a quest’ultimo dato – aggiunge Fidaldo – si presume che anche i valori dei contributi Inps saranno invariati rispetto a quelli in vigore nello scorso anno. Per la conferma si attende comunque la comunicazione ufficiale da parte dell’Inps« .