«Adesso, grazie alle unioni civili, rischiamo che migliaia di clandestini possano entrare in Italia pur non avendone alcun titolo. E magari tra loro ci sara’ anche qualche
jihadista, che si comprera’ il si’ di un compagno con i soldi dell’Isis».
Lo dichiara Paolo Grimoldi, segretario della Lega Lombarda e deputato della Lega Nord: «Il ministro Alfano, teorico garante della nostra sicurezza, dando il via libera alla fiducia su questa legge, ha pensato a questo effetto non del tutto secondario? Quanti clandestini potranno cosi’ stare in Italia grazie a queste unioni? Perché e’ palese che il riconoscimento legale di queste unioni, in tutto e per tutto equiparate ai matrimoni, anche in termini di diritti e doveri per i coniugi, consentirebbe al partner extracomunitario di avere un permesso di soggiorno per motivi familiari, esattamente come avviene oggi tra moglie e marito, oppure un’unione civile avvenuta all’estero verrebbe riconosciuta a questo punto anche in Italia e darebbe diritto a un ricongiungimento familiare. Alfano ci aveva pensato? Renzi probabilmente si’, ma lui», conclude Grimoldi, «non fa testo perché vuol riempire l’Italia di immigrati e avere cosi’ un nuovo bacino di voti da cui attingere…».