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MALI: Indipendenza in pendenza?

«Nun « Tuareg » più!»

Il Mali sta attraversando una tribolata situazione che scuote non solo il paese ma anche gli equilibri della regione e del continente.

Prima la ribellione dei Tuareg del Nord, sotto la sigla MNLA (Movimento Nazionale di Liberazione dell’Azawad), foraggiati da combattenti ed armi provenenti dalla Libia.

Poi il colpo di stato ad opera del capitano Mamadou Sanogo, perché (a suo dire) il presidente deposto, Amani Toumani Touré (ATT), non faceva abbastanza per contrastare la ribellione tuareg. Un colpo di stato unanimamente condannato da tutte le istituzioni internazionali.

L’ulteriore indebolimento del governo del paese, scaturito da questa situazione di putsch ambiguo, ha favorito i ribelli in una fulminante conquista di tutto il nord, un territorio che nominano « Azawad » e di cui hanno unilateralmente l’indipendenza.

Questa ultima uscita dei ribelli tuaregs è di nuovo stata rigettata sia dalle forze politiche maliane che dall’Unione Africana. Insomma di fronte all’ennesima insostenibile « sparata », i ribelli si sono sentiti dire: «Nun « Tuareg » più !»

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