Un fischio dal fisco!
Dal reddito imponibile si possono sottrarre i contributi versati per colf, badanti e babysitter. Ulteriore sconto se la badante assiste una persona non autosufficiente.
Si avvicina l’appuntamento con la dichiarazione dei redditi e anche quest’anno chi si fa dare una mano da colf, badanti e babysitter potrà risparmiare un po’ sulle tasse, grazie alle agevolazioni fiscali previste per i datori di lavoro domestico.
Superfluo dire che queste scattano solo per i rapporti in regola, in un settore dove il lavoro nero è purtroppo ancora diffusissimo.
Tutti i datori di lavoro domestico avranno diritto a sottrarre dal reddito su cui sono calcolate le tasse (deduzione) i contributi versati all’Inps durante il 2014 per colf, badanti e babysitter. La deduzione può essere al massimo di 1549,37 euro e scatta indipendentemente dall’ammontare del reddito.
Chi utilizzerà il 730 precompilato, grande novità di quest’anno, non dovrà fare calcoli. L’Agenzia delle Entrate conosce infatti già l’importo dei contributi versati all’Inps nel 2014 e dovrebbe quindi averlo già inserito nel modello.
Un’ulteriore agevolazione è prevista quando c’è una badante che assiste una persone non autosufficiente, cioè che da sola non può nutrirsi, andare in bagno, lavarsi, camminare, vestirsi o comunque necessita di una sorveglianza continuativa. Una condizione che deve essere certificata da un medico.
In questo caso, chi paga la badante (può essere il datore di lavoro o un suo familiare) ha diritto a uno sconto sulle tasse da pagare (detrazione). Questo sarà pari al 19% delle spese sostenute fino a un masso di 2100 euro: lo sconto massimo perciò sarà di 399 euro.
Le somme pagate alla badante non vengono inserite automaticamente dall’Agenzia delle Entrate nel 730 precompilato. Chi vuole godere i questa agevolazione dovrà quindi integrare la dichiarazione dei redditi.
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