Stendiamo un… velo pietoso?
Una turista del Golfo in vacanza a Parigi con il marito costretta ad abbandonare il posto in prima fila. Il personale del teatro ha fatto applicare la legga antiburqa. « Nessuno può, nello spazio pubblico, portare una tenuta destinata a dissimulare il volto ».
In Francia il velo integrale è stato messo al bando nel 2011 e lo scorso luglio la Corte Europea per i diritti dell’uomo non ha avuto nulla a eccepire. Finora sono state inflitte solo un migliaio di multe a circa seiccento donne e a quanto pare la polizia chiude spesso un occhio, soprattutto se le donne velate sono evidentemente turiste arrivate dai paesi del Medio Oriente insieme ai loro facoltosi mariti.
Non c’è quindi da stupirsi se qualche giorno fa a Parigi, all’Opéra Bastille, una donna con il niqab è riuscita a sedersi in prima fila insieme al marito per assistere alla Traviata. I due, originari di un Paese del Golfo, erano in vacanza a Parigi e avevano pronotato da tempo i biglietti da 231 euro a testa. Alla fine del primo atto, però, sono stati « cacciati » dai coristi.
« Sono stato allertato durante l’intervallo tra il primo e il secondo atto; alcuni membri del coro mi hanno comunicato che non avrebbero cantato se non si fosse trovata una soluzione« ,- ha raccontato il vicedirettore dell’Opera Bastille, Jean-Philippe Thiellay Un collaboratore di Thiellay ha quindi spiegato la situazione alla coppia, chiedendo cha la donna si togliesse il velo oppure che abbandonassero la sala, i due sono andati via senza protestare.
Il caso in Francia ha fatto molto discutere e ora è difficile che si ripeta. Il ministro della Cultura ha inviato una circolare all’Opéra Bastille e Garnier ricordando che non si può entrare a teatro con il burqa o il niqab, ma anche che spetta alla polizia e non al personale far uscire eventualmente dalla sala le donne velate.