Matti da « Lega…re »?
« Come si chiamano? Dove abitano? In che classi vanno i bambini? », l’interpellanza presentata in un comune del comasco. « Nessuna discriminazione, siamo al limite della sopportazione… »
Il nemico, per combatterlo, devi conoscerlo. Sapere chi è e dove e come vive, indagare sul suo stato di salute, scoprire anche in che classe va suo figlio. Ci vuole una vera e propria schedatura, senza stare a sottilizzare sulla privacy. É la linea dei consiglieri comunali Alberto Sampietro e Gabriele Pagani della lista “Guanzate Viva”, emanazione della Lega Nord in un paesino da 5000 anime in provincia di Como. I due siedono tra i banchi dell’opposizione nell’assemblea chiamata dalla loro interpellanza s dibattere “per la tutela dei cittadini guanzatesi. A fronte di continui furti, vandali locali, il diffondersi della prostituzione in controllata e del continuo spargersi di drogati, di immigrazione clandestina e la possibile diffusione di malattie pericolose, chiediamo a questa amministrazione all’assessore competente un rapporto il più dettagliato possibile”, scrivono.
Quindi, con una grammatica spesso claudicante, fanno una lista di cose da scoprire. “Quanti immigrati regolari e irregolari ci sono a Guanzate; Tutti i nominativi di come si chiamano (sic); Se convivono e con chi convivono; Dove abitano e in quali condizioni; Se hanno un contratto regolare d’affitto: Che lavoro fanno e se hanno un regolare contratto di lavoro; Quanti figli hanno; Se i figli vanno a scuola o all’asilo e di che classi fanno parte; Se sono in regola con il pagamento delle rette scolastiche e dell’asilo”.
E ancora, “se pagano le tasse e se si cosa pagano; Se hanno la tessera sanitaria e se sono sottoposti a visite mediche periodiche a fronte di eventuali spostamenti nel loro paese d’Origine; quando spende il comune per loro nel sociale; Quanto spende il comune per le mense scolastiche degli alunni della scuola primaria dell’asilo”.
“Oltre al rapporto, chiediamo cosa fa l’amministrazione per controllare questa situazione ormai al limite della tolleranza”, scrivono inoltre Sampietro e Pagani. E poi, per abbondare, “che siano estesi questi controlli anche per le prostitute e gli ambulanti che frequentano il nostro territorio”.
I due consiglieri, infine, giocano d’anticipo rispetto ai soliti maligni che li accuseranno (perché mai?) di xenofobia. “Attenzione siamo al limite della sopportazione e che questa richiesta non venga presa come un atto discriminatorio o altro in quanto se c’è qualcuno che sta subendo dei gravissimi torti siamo noi cittadini guanzatesi comuni e onesti che siamo abituati purtroppo a subire e a tacere”.
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