Un fischio dal fisco?
Sono una lavoratrice domestica. Devo fare la dichiarazione di redditi? Posso usare il modello 730?
I collaboratori domestici hanno l’obbligo di fare la dichiarazione di redditi quando superano la soglia minima di €8.000 l’anno. Chi guadagna meno di quella soglia non ha l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi.
Tale dichiarazione va fatta allo Stato e non è altro che il resoconto dei guadagni percepiti nell’anno di riferimento. In questo caso, la dichiarazione dei redditi 2014 in realtà si riferisce al resoconto dei profitti del 2013. Sono previste delle sanzioni per coloro che, nonostante hanno l’obbligo di fare la dichiarazione dei redditi, si astengono di farlo.
Da quest’anno lavoratori domestici (colf, badanti, baby-sitter, ecc.) possono presentare la propria dichiarazione dei redditi anche con il modello 730, oltre al modello Unico. Per prepararla, bisogna affidarsi ad un centro di assistenza fiscale, così detto CAF, oppure ad un intermediario abilitato.
Attenzione!
Poiché il datore di lavoro domestico non è un sostituto d’imposta non può rilasciare un vero modello CUD, ma rilascia la dichiarazione sostitutiva del CUD che non è altro che il resoconto di tutti gli stipendi pagati e di tutti i contributi versati all’Inps relativo all’anno dei riferimento.
Per la preparazione della dichiarazione dei redditi, è necessario presentare al CAF ovvero all’intermediario abilitato il proprio codice fiscale, la dichiarazione sostitutiva del Cud e le ricevute di eventuali spese sanitarie sostenute nel 2013 (visite specialistiche, farmaci etc.), spese mutuo prima casa, spese ristrutturazione, etc.
Se si decide di presentare la dichiarazione utilizzando il modello 730, l’invio della dichiarazione deve essere fatta entro il 31 maggio 2014. Se si decide, invece, di utilizzare il modello UNICO, l’invio della dichiarazione deve essere fatta entro il 30 giugno 2014.
Se dalla dichiarazione presentata con il modello 730 emergerà un credito a favore del lavoratore, il rimborso di tale importo viene eseguito direttamente dall’Agenzia delle Entrate sul conto corrente postale o bancario dell’interessato (i dati devono essere inseriti già nella dichiarazione fiscale). Se invece ci sarà un saldo a debito che il lavoratore deve pagare allo Stato, l’intermediario ovvero il CAF consegna all’interessato il modello F24 con gli importi da pagare entro il 16 giugno 2014.
D.ssa Maria Elena Arguello